Toys for Bob, uno dei team di sviluppo di videogiochi sotto l’ala di Activision Blizzard, ha recentemente vissuto una fase di ristrutturazione significativa, segnando un nuovo capitolo nella sua storia dopo essere entrato a far parte della famiglia Xbox di Microsoft. La notizia ha scatenato un’ondata di speculazioni, preoccupazioni e domande riguardo al futuro dello studio e dei suoi progetti.

Inizialmente, circolavano voci riguardo a licenziamenti e chiusura degli uffici, poi confermate, alimentando preoccupazioni sul destino di Toys for Bob. Tuttavia, fonti interne confermano che lo studio continua a esistere, seppur in una forma ridimensionata, e sta attuando una transizione verso il lavoro completamente remoto, quindi da casa.

L’eliminazione dei posti di lavoro e la chiusura degli uffici potrebbero essere state decisioni necessarie per ridurre i costi operativi, considerando il cambiamento di gestione con il passaggio sotto la grossa X verde. Nonostante i tagli, l’esistenza (attualmente) persistente dello studio suggerisce un impegno a mantenere l’attività e a proseguire con i progetti, presumibilmente i loro, sicuramente di altri, in corso.

Questa ristrutturazione non è stata limitata a Toys for Bob, ma ha coinvolto anche altri team di sviluppo all’interno di Activision Blizzard, come evidenziato dalla riduzione dei dipendenti presso Sledgehammer Games, noto per il suo contributo alla serie di successo Call of Duty. Ciò suggerisce che le decisioni prese non sono mirate solo ai team minori o meno redditizi, ma sono parte di una strategia più ampia per contenere i costi e adeguarsi alle nuove condizioni di mercato.

Tuttavia, è importante sottolineare che questa transizione potrebbe segnare un cambiamento culturale significativo per Toys for Bob. Passare da un ambiente di lavoro tradizionale a un modello completamente remoto potrebbe comportare sfide e adattamenti sia per lo studio che per i suoi dipendenti. È probabile che ci siano questioni da risolvere riguardo alla comunicazione, alla collaborazione e alla gestione del lavoro in un contesto distribuito.

Allo stesso tempo, emerge una domanda cruciale: qual è il futuro dei progetti in corso e delle partnership consolidate di Toys for Bob? La storia dello studio suggerisce una stretta collaborazione con altri sviluppatori, come evidenziato dal coinvolgimento di partner esterni come Beenox nel processo di sviluppo di giochi come Crash 4. Con il passaggio a Microsoft, è plausibile che ci siano cambiamenti nel modo in cui queste collaborazioni verranno gestite e integrate nei progetti futuri, se ci saranno mai.

Proprio perché adesso il team è molto ridimensionato (si parlava di soli 50 dipendenti attivi giusto una settimana fa, mentre con questa recente notizia si parla di 86 licenziamenti) vien da sé credere sia difficile per Toys For Bob gestire un gioco di proprio sviluppo. Ragion per cui il team potrebbe continuare ad esistere, ma il rischio che Crash e Spyro non siano più tra i loro progetti esiste. Ed è un tema che deve essere affrontato e non ignorato dalla fanbase di entrambi i personaggi.

Infine, mentre la notizia della chiusura degli uffici e dei licenziamenti è stata confermata, rimangono ancora molte domande senza risposta: per esempio, se Toys For Bob fosse effettivamente chiusa, finita, avremmo già dovuto avere un comunicato ufficiale o ufficioso di sorta, no?
Si spera che nel prossimo futuro venga fornita maggiore chiarezza riguardo al piano di transizione di Toys for Bob e al destino di Crash e Spyro.
In un settore in continua evoluzione, la capacità di adattarsi e innovare è essenziale per la sopravvivenza e il successo a lungo termine.