Dopo molti anni di oblio, Crash Bandicoot sta rivivendo una seconda giovinezza grazie agli ultimi titoli di successo come Crash Bandicoot N Sane Trilogy, Crash Team Racing: Nitro Fueled o i più recenti Crash Bandicoot 4: It’s About Time e Crash Team Rumble, e quale momento migliore di questo per conoscere alcune curiosità sulla storia di questo simpatico marsupiale? Durante un’intervista riguardante lo sviluppo di Jak & Daxter, Jason Rubin, co-fondatore di Naughty Dog, con un’occhiata al passato ha ricordato i motivi per cui il prestigioso studio californiano ha abbandonato la licenza da loro creata e portata avanti per 4 anni.

Rapporti incrinati con Universal

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Le ragioni alla base di questo fatto sono piuttosto semplici e non sono altro che i cattivi rapporti tra Naughty Dog e Universal Interactive, la società allora proprietaria dell’IP. Infatti, è stato proprio quando hanno saputo che avrebbero smesso di creare videogiochi di Crash che iniziarono a sviluppare un nuovo engine che avrebbe dato vita a Jak & Daxter.

“Il nostro rapporto con Universal aveva raggiunto il punto in cui non potevamo più fare giochi di Crash Bandicoot”, dice Rubin. “Pur amando Crash Bandicoot e amando lavorare con Sony, non aveva senso dal punto di vista finanziario. Universal possedeva l’IP e c’era un’ostilità che era semplicemente brutale”.

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Come ricorda Rubin, tuttavia, i rapporti con Sony andavano di bene in meglio, come dimostra il fatto che Naughty Dog fu il primo studio americano a ricevere un kit di sviluppo della PlayStation 2. Come racconta lui stesso, un altro dei fondatori dell’azienda, Andy Gavin, chiese al suo reparto di controllo qualità se avrebbero accettato “un viaggio di 48 ore in Giappone, con tutte le spese pagate e almeno un buon pasto”, che li portò a mettere le mani sulla “PlayStation di nuova generazione che era stata tanto attesa per anni”.

All’epoca la proprietà intellettuale era di Universal Interactive, ora Vivendi Games, ma oggi è di proprietà di Activision Blizzard (nata dalla fusione tra Activision e Vivendi nel 2008, ma poi staccatasi per tornare in proprio anni dopo) e studi come Vicarious Visions, Beenox e Toys for Bob hanno sviluppato i giochi della recente era del franchise. Nonostante l’abbandono di Naughty Dog, il marsupiale è tornato in grande stile, dimostrando che alcuni classici non passano mai di moda.

Fonte: Games Radar