Dopo quasi un anno di silenzio, Toys for Bob torna finalmente a far parlare di sé. Il celebre studio dietro il successo di Crash Bandicoot 4: It’s About Time e della Spyro Reignited Trilogy ha rilasciato un’intervista esclusiva via email a Canadian Guy Eh, uno dei volti più noti della community di Crash e Spyro. A rispondere alle domande è stato Paul Yan, co-direttore dello studio e direttore creativo.
La conversazione, pur non rivelando dettagli concreti sul nuovo progetto in sviluppo, offre uno spaccato sincero della transizione dello studio verso l’indipendenza e fornisce alcuni indizi interessanti sul futuro della software house.
Toys for Bob, ora davvero “indie”

Dopo anni sotto l’ombrello di Activision, Toys for Bob ha ufficialmente intrapreso la strada dell’indipendenza. Come ha spiegato Paul Yan, essere “indie” significa per loro avere libertà creativa, ma anche affrontare nuove sfide organizzative: “È stato come andare a vivere da soli per la prima volta. Bisogna fare tutto: aprire conti, firmare contratti, stabilire infrastrutture… e forse dimenticare di aggiornare il sito web!”
L’ufficio fisico è stato abbandonato, non per mancanza di fondi, ma per una scelta logistica: da anni ormai il team lavora completamente in remoto, una soluzione che ha portato maggiore flessibilità e un miglior bilanciamento tra vita e lavoro.
Collaborazione con Xbox e… Banjo?

Con la nuova libertà, lo studio ha stretto una partnership con Xbox, una collaborazione che sembra andare a gonfie vele. “Lavoriamo con persone splendide, che ci supportano davvero e vogliono vederci avere successo”, ha dichiarato Yan. Quando gli è stato chiesto con quale IP vorrebbero lavorare, la risposta ha fatto sussultare i fan: Banjo-Kazooie è stato il primo nome citato, lasciando intendere che un ritorno dell’orso e dell’uccello potrebbe non essere solo un sogno.
Qual è la nuova identità di Toys for Bob?

Yan ha anche parlato della visione creativa dello studio: “Il nostro obiettivo è ispirare amore, gioia e risate per il bambino interiore che c’è in ogni videogiocatore. Siamo al nostro meglio quando creiamo mondi pieni di fantasia e personaggi colorati.” Una dichiarazione che rievoca le atmosfere magiche di Spyro, e non a caso.
Il misterioso indizio viola

E qui entra in gioco un dettaglio curioso, ma potenzialmente rivelatore. Tutte le risposte di Paul Yan all’interno dell’email inviata a Canadian Guy Eh sono state scritte in viola. Non è stato un caso: è stata una scelta consapevole da parte di Paul stesso. E i fan lo sanno bene: il viola è il colore simbolo di Spyro the Dragon.
Se a questo si aggiungono i precedenti rumor e la forte richiesta della community per un nuovo capitolo dedicato al draghetto viola, l’indizio cromatico diventa tutt’altro che trascurabile. Il messaggio è sottile, ma per molti è già chiaro: Spyro potrebbe tornare.
Un progetto ambizioso in arrivo

Sebbene Yan non abbia potuto rivelare nulla di specifico, ha dichiarato che il gioco su cui stanno lavorando è “grande, ambizioso” e che “porterà la loro arte a nuovi livelli”. Promesse che fanno salire l’hype alle stelle, soprattutto considerando la qualità dei loro lavori precedenti.
Conclusione: cosa bolle in pentola
Lo studio che ha contribuito a riscrivere la storia di Crash e Spyro sembra pronto a volare da solo, con il sostegno di Xbox e un progetto che potrebbe cambiare ancora una volta le regole del platform moderno. Che si tratti davvero di un nuovo Spyro o di un’IP inedita, il colore viola potrebbe aver già detto tutto.