Fin dallo storico terzo capitolo, Crash Bandicoot: Warped, il marsupiale arancione ha potuto ottenere, nel corso di svariate avventure, nuove aggiunte al suo moveset, pensate per offrire nuovi spunti di gameplay, con tutti i loro pregi e difetti. Lo scopo di questo articolo è fornire una panoramica generale sulla loro implementazione, passata e possibilmente futura.

Prima, un piccolo salto nel lontano passato

Per comprendere appieno le potenzialità dei power-up, è necessario fare un salto nel passato, così da avere una migliore comprensione dell’argomento. Era l’epoca della terza generazione videoludica, quando nacque il NES (Nintendo Entertainment System) e diverse serie videoludiche divennero storiche. I protagonisti di questa sezione sono due videogiochi rinomati per quell’epoca: Super Mario Bros. e Megaman.
I power-up in Mario hanno lo scopo di fornire al giocatore un vantaggio per contrastare i nemici, permettendogli anche di saltare più in alto o distruggere blocchi prima indistruttibili. Tuttavia, se si viene colpiti, si rischia di perderli, fino a tornare alla forma base e, con un ulteriore colpo, perdere una vita. Si intuisce, dunque, che il funzionamento dei power-up si basa su un equilibrio: a un vantaggio utile corrisponde la possibilità concreta di perderlo.
Nel caso di Megaman, invece, una volta sconfitto il boss di fine livello, si ottiene un power-up utilizzabile ogni volta che lo si seleziona. Non c’è il rischio di perderli come in Mario, ma esiste comunque un limite: ogni utilizzo consuma una parte della barra energetica dedicata, che si esaurisce se non viene ricaricata con apposite batterie recuperabili nei livelli. Le armi possono essere utili contro nemici, altri boss (ognuno dei quali ha una debolezza specifica), o per superare ostacoli opzionali—ad eccezione dell’area finale, in cui è necessario un power-up nascosto.
Questi due esempi mostrano chiaramente le diverse modalità di gestione dei power-up in un videogioco: possono essere persi in certe condizioni o limitati in altre. È proprio in questo equilibrio che si crea un’esperienza di gioco soddisfacente per il giocatore.

I classici Poteri: Luci e Ombre

Terminate le premesse, è il momento di un’analisi approfondita dei Poteri ottenibili in Crash Bandicoot. Rispetto agli esempi precedenti, sono più simili alle armi di Megaman: non si possono perdere a causa di un errore del giocatore, ma non sono nemmeno limitati da una barra d’uso. Di per sé, ciò non rappresenta un problema, poiché l’equilibrio tra vantaggi e svantaggi può essere gestito con altri metodi.
Ad esempio, il doppio salto consente un secondo balzo a mezz’aria, e per riutilizzarlo basta tornare al suolo. Tuttavia, un problema diffuso è che il gioco spesso non valorizza appieno questi poteri: il loro utilizzo più ampio si trova quasi esclusivamente nelle aree bonus dei livelli successivi allo sblocco.
Alcuni poteri, come la Super Panciata e il Movimento Furtivo, sono progettati in modo da risultare eccessivamente situazionali, limitando la varietà di utilizzi. A livello concettuale, potrebbero offrire molto di più—una panciata più potente in base all’altezza, o la possibilità di passare inosservati ai nemici. Tuttavia, nei giochi in cui compaiono, sono poco sfruttati e risultano quasi superflui.
Un caso a parte è rappresentato dal Bazooka. Sebbene possa sembrare un potere marginale o semplicemente divertente, in realtà nasconde un potenziale problema: rompe le regole del gioco. Facciamo un esempio per chiarire. In una partita a calcio, è vietato toccare il pallone con le mani (salvo per il portiere), al fine far avere il controllo dei pallone dei giocatori tramite le gambe. Se un giocatore afferra il pallone e lo lancia in porta, non sta più giocando a calcio. Allo stesso modo, i giochi si basano su regole pensate per costruire un’esperienza.
Il Bazooka permette di distruggere casse e nemici da lontano, senza limiti di munizioni, rendendo inoffensive anche le TNT e le Nitro. Un giocatore esperto può decidere di non usarlo, ma il problema resta: è comunque disponibile per tutti. Se fosse stato un potere sbloccabile tramite codici o completando il gioco al 100% (come la Super Fiamma in Spyro 2), il rischio non sussisterebbe. Ma il Bazooka si ottiene senza nemmeno dover battere il boss finale, rendendo la questione più delicata.

Utilizzo limitato per un giusto equilibrio

La soluzione adottata da Naughty Dog con Jak & Daxter, e da Toys for Bob con Crash 4, è stata quella di limitare certe abilità a specifiche zone o situazioni.
In Jak & Daxter ci sono vari tipi di Eco utilizzabili solo in determinate aree e per un tempo limitato, indicato da una barra che si consuma. Così facendo, non solo si evita che le abilità rompano il gioco, ma si aggiunge anche una sfida in più per il giocatore.
In Crash 4, in maniera simile, si utilizzano i poteri delle Maschere Quantiche in specifici punti dei livelli, ciascuna con un potere unico che offre nuove dinamiche di gameplay.
Come si vede, questa soluzione semplice e pratica risolve uno dei problemi tipici legati all’espansione del moveset nel corso dell’avventura: lo sbilanciamento a favore del giocatore. Inoltre, permette di sperimentare le abilità in tranquillità, senza paura di rompere le regole del gioco.

Ma sarà davvero l’unica soluzione possibile?

Potenziale crescita del personaggio e ampliamento dell’esplorazione

La soluzione precedente fa perdere un elemento importante: la crescita progressiva del personaggio e l’evoluzione del gameplay. In questo caso, strano ma vero, Crash of the Titans fornisce un esempio interessante. In quel gioco, Crash raccoglie aura non solo per potenziarsi, ma anche per sbloccare nuove combo di mosse. Si percepisce così una reale evoluzione del personaggio, senza rompere l’equilibrio complessivo.
Una soluzione alternativa, seppur più complessa, potrebbe quindi essere quella di mantenere la progressione del moveset durante l’avventura, cercando un bilanciamento tra vantaggi e svantaggi e valorizzando ogni singolo potere. Un ottimo modo per farlo è usare questi poteri per accedere ad aree precedentemente inaccessibili, come avviene in genere nei platform collectathon. Se i futuri capitoli del franchise volessero espandersi in questa direzione, questa strategia potrebbe risultare la più adatta.

Conclusioni

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In definitiva, non esiste una soluzione univoca per l’introduzione di nuove abilità. La scelta dipenderà dagli obiettivi degli sviluppatori. Entrambe le strade proposte hanno fascino e potenziale, e possono arricchire l’esperienza videoludica in direzioni molto diverse.
Rimaniamo, come sempre, in attesa di scoprire cosa ci riserverà il nostro Bandicoot preferito in futuro.