A pochi mesi dalla sua uscita, il contenuto offerto da Crash Team Racing Nitro-Fueled continua a diventare più chiaro!

In un’intervista allo State Of Play, il co-direttore di sviluppatore Beenox, Thomas Wilson, ha rivelato che il remaster di Crash Team Racing includerà tutte le tracce, i personaggi ed i veicoli di un gioco piuttosto recente della serie rispetto ai primi 4: Crash Nitro Kart, raggiungendo quindi un totale di 31 circuiti.

“Tutte le piste e le arene di Crash Nitro Kart saranno nel gioco, inclusi personaggi e veicoli. Miglioriamo l’esperienza”, ha detto colui che è anche il direttore creativo dello studio del Quebec.

Il team Beenox andrà pertanto al vantaggio di portare fino ad oggi i contenuti di Crash Nitro Kart, in particolare dando a quel gioco la meccanica di Crash Team Racing e offrendo una rivisitazione agli ambienti ridisegnati, crivellati con piccoli dettagli.

“Abbiamo preso tutte le tracce di Nitro Kart e ci siamo divertiti! Abbiamo completamente rifatto i temi di ogni traccia perché volevamo qualcosa di distintivo”, ha dichiarato Thomas Wilson.


Quest’ultimo ha anche detto che i diversi tipi di “combattimento” e modalità di gioco di Crash Nitro Kart appariranno anche in Nitro Fueled in aggiunta al contenuto “originale” di Crash Team Racing.

Pubblicato nel 2003 su più piattaforme, Crash Nitro Kart è stato inteso come un successore di “nuova generazione” di Crash Team Racing, ma non raggiunse lo stesso successo di critica.

Il gioco aveva lasciato dei bei ricordi per una parte della comunità, ha detto il co-direttore di Beenox.

Inoltre, il video messo in linea Lunedi svela che Activision ha anche skin esclusive per PS4 che consentono agli utenti di dare un look retrò, degni del 1999, ai personaggi Crash, Coco e Cortex e rispettivi veicoli in Nitro Fueled. Ulteriori annunci riguardanti il ​​contenuto la remaster verranno fatti nei prossimi mesi.

Ricordiamo che l’editore aveva anche svelato all’inizio di questa settimana un assaggio del personaggio di Nitros Oxide con un interessante video sui social network.

Fonte: Journal de Quebec