La brillante sorellina di Crash si è presto affermata nella serie come cervello della famiglia, in contrasto con lo scarso intelletto di Crash, ed è diventata presto uno dei volti più iconici del franchise, assieme a quelli di Crash e del dottor Cortex. Tuttavia, se del frenetico fratello maggiore conosciamo le origini, quelle di Coco sono sempre state avvolte in un alone di mistero: appare per la prima volta in Crash Bandicoot 2: Cortex Strikes Back senza alcuna vera e propria propria introduzione, come se ci fosse sempre stata, sollevando alcune lievi perplessità nei fan: da dove viene questo nuovo personaggio?

Sappiamo che il suo scopo originario, al di fuori della narrativa, era quello di sostituire il personaggio di Tawna, ritenuta poco family friendly per la sua procacia e in seguito più rivista fino alla N. Sane Trilogy, ad esclusione di un paio di camei; ma di più non ci viene detto, se non che è la sorella di Crash e che è una hacker provetta: grazie a lei infatti il piano di Cortex per sfruttare i 25 cristalli della superficie per alimentare il Super Cortex Vortex viene svelato. Ulteriori apparizioni del personaggio in titoli successivi approfondiranno la sua personalità, mostrandoci il suo lato più tenace e combattivo: la vediamo farsi strada a colpi di karate in Crash Bandicoot: L’Ira di Cortex, e in Crash Twinsanity segue Cortex fino al suo laboratorio per attaccarlo personalmente, convinta che abbia rapito Crash. Ciononostante, la questione sulle sue origini non viene mai sollevata. Se si pensa che tutti gli animali mutanti della serie sono stati per certo creati da Cortex o da N. Brio come loro agenti (almeno nel contesto della trilogia originale, visto che più avanti nella serie appaiono altri animali antropomorfi che non vengono più presentati come mutati dall’evolvo-raggio, come Pasadena O’Possum e Yaya Panda), e che abbiamo una spiegazione per il fatto che Crash non fa parte delle schiere del malvagio scienziato, la situazione di Coco risulta anomala.

Tale annosa questione viene oggi risolta grazie ai nastri flashback di Crash Bandicoot 4: It’s About Time! I ragazzi di Toys For Bob infatti non si sono limitati a creare delle sfide di platforming a scorrimento laterale tanto ardue da sbloccare quanto da completare, ma hanno arricchito questi livelli con delle brevi sequenze di dialoghi che costituiscono dei veri reperti di lore della saga, trattandosi di livelli inquadrati cronologicamente prima degli eventi del primo Crash Bandicoot! Grazie a questi dialoghi, man mano che si completano i livelli flashback riusciamo a scoprire molte novità interessanti sulle origini di Crash, ma soprattutto a ricostruire quelle di Coco!

ATTENZIONE! SEGUONO SPOILER SU
CRASH BANDICOOT 4: IT’S ABOUT TIME!

ZDsHN6k

Coco viene creata da Cortex per diventare la seconda comandante dei Cortex Commandos, anche se non è certo se dovesse fiancheggiare Crash in questo ruolo o sostituirlo. Viene sottoposta agli esperimenti di laboratorio poco dopo la fuga di Crash dal castello nel 1996, all’inizio del primo gioco. Il dottor Cortex infatti aveva un vero e proprio debole per i bandicoot, fisicamente più prestanti dei vombati, ed era terribilmente affranto dall’avere perso quello che era il suo pupillo, nonché prescelto comandante della sua armata. In questo periodo il dottor N. Gin viene assunto come braccio destro da Cortex, e si ritrova ad assistere ai test su Coco, talora anche a dirigerli. È proprio N. Gin a scoprire il portamento della giovane Bandicoot per i computer, e si offre così di istruirla in tale ambito, facendone il genio informatico che conosciamo. La sua famosa tuta di jeans le viene data da Cortex: apparteneva al dottor N. Brio, che la ricevette come regalo da sua madre.
Pare che la fuga di Coco dal castello Cortex sia stata un evento fortuito: a causa di un errore, un giorno, invece che venire collocata in una camera di test, si ritrova lungo un corridoio che porta ad un’uscita segreta dall’edificio. Quando Cortex se ne accorge è ormai troppo tardi: l’ultimo bandicoot è fuggito dal suo castello. In quel momento Cortex, esasperato, giura di avere chiuso con i bandicoot.

Ecco svelate le origini di Coco! Un’interpretazione decisamente interessante da parte di Toys for Bob.