Ho sempre preferito i giochi single player a quelli online, quindi quando guardate la mia lista dei “più giocati” di un dato anno, è per lo più classificata in base ai titoli a giocatore singolo che hanno richiesto più tempo per essere completati. L’eccezione a questa regola è Crash Team Racing: Nitro Fueled, che mi ha rubato oltre 500 ore della mia vita. Potrebbero sembrare numeri da principiante, ma l’anno scorso ho passato tutti i weekend per almeno quattro ore al giorno a giocare online su PlayStation. Qualche piccola sparatoria nel multiplayer di Uncharted 4 può essere aggiunta alla lista, ma le ore spese lì sono molto di meno. Quindi, anche se non gioco ormai a CTR:NF da un po’, il motivo per cui è stato in grado di prendermi così tanto e così a lungo è stato per l’amore che ha per i personaggi secondari della serie.
Il gioco ha un totale di 56 personaggi; non sono skin o versioni alternative, sono 56 personaggi distinti. Quattro sono bebè, uno è un personaggio originale del gioco, uno è un modello diverso di un personaggio precedente, uno è un personaggio “perduto” che era esistito solo nelle concept art, e uno è letteralmente una cassa di ferro. Altri tre fanno parte di un crossover con Spyro, per un totale di 45 personaggi se li si esclude. In realtà penso che valga la pena trattarli, e spiegherò perché un po’ più in basso, per ora mettiamoli da parte e pensiamo ai 45 “principali”.
Crash Bandicoot non è solitamente una serie con grandi gruppi o squadre o roster enormi (per ora). Si gioca nei panni di Crash, e questo è tutto. Coco e Cortex sono stati giocabili in precedenza, mentre dopo CTR:NF, Tawna Bandicoot e Dingodile sono entrati in azione in Crash Bandicoot 4: It’s About Time, ma è una serie con un cast sottile. In Crash Team Racing: Nitro Fueled, però, non sembra così. Lontano dalla manciata di personaggi giocabili, c’è un altro gruppo di cattivi ben noti che rendono il gioco completo, come N.Gin, N.Tropy, Tiny Tiger e Ripper Roo. Ma dopo di loro, la scelta è scarsa, ma la qualità non cala mai.
Due dei miei personaggi preferiti dell’intero roster in CTRNF, per portare l’esempio lampante che porta il titolo di questo articolo, sono Ami e Megumi, due delle Trophy Girls dell’originale Crash Team Racing, riportate qui e ridisegnate, questa volta con tratti di personalità effettivi. Ami è un maschiaccio atletico, mentre Megumi è una ragazza più alla moda. Potrebbe essere divertente ipotizzare che fossero una coppia magari, se non fosse per il fatto che ci sono fanart là fuori che soddisfano ogni scenario che potete immaginare – e molti altri ancora che non volete immaginare.
Per la cronaca, le altre due Trophy Girls sono Isabella, che è diventata una stella di ghiaccio dell’Europa dell’est, e Liz, una sfacciata londinese. Tutte sono grandiose a modo loro, ma Ami e Megumi sono quelle che ricordo di più. Le ragazze trofeo sono il miglior esempio di come CTR:NF renda bene anche i suoi personaggi secondari. Crash è stato il protagonista del franchise per quasi 25 anni, mentre Cortex è stato il cattivo centrale per tutta la sua esistenza; la personalità aggiunta a queste quattro ragazze (e ad altri personaggi successivamente rilasciati nel gioco) le renderebbe scelte papabili per un nuovo titolo platform, perché con le loro personalità non sfigurerebbero davanti a personaggi che hanno avuto il riflettore puntato dall’inizio della serie. Questa non è una critica a Crash o Cortex, attenzione. Essendo un gioco di corse, non abbiamo molto tra le mani in termini di sviluppo del personaggio, e gli unici colpi di scena sono quelli sul circuito.
Con una narrazione limitata che rimane la stessa indipendentemente da chi è al posto di guida – si può anche cambiare pilota liberamente nel corso della storia – i personaggi devono fare affidamento sul loro carisma per brillare. Hanno bisogno di dirci chi sono all’istante, ma farci credere che c’è di più sotto la superficie. Questo è molto più difficile per i personaggi che entrano nel gioco senza una personalità predefinita, eppure prendono vita in modo così efficace in Crash Team Racing: Nitro Fueled che non sembra che si trovino in svantaggio. Lo stesso vale per personaggi come Nash, Geary e Yaya Panda, che si integrano perfettamente con il resto del cast nonostante siano degli estranei rispetto ai pezzi grossi.
Una delle migliori decisioni che gli sviluppatori hanno preso è stata quella di permettere lo “scambio di motori” nel gioco. Originariamente, c’erano quattro categorie di piloti in Crash Team Racing; Velocità, Accelerazione, Sterzata e Bilanciato. L’unico problema è che Sterzata e Bilanciato erano terribili. Dovevano aiutare i nuovi arrivati, ma ti rendevano solo più lento. Certo, si usciva meno dalla pista, ma erano inutili online e nelle gare più difficili verso la fine della campagna principale. Questo significava che metà del roster era immediatamente ingiocabile, e quindi impopolare. Tuttavia, una volta che il cambio di motore è arrivato, ogni personaggio ha avuto accesso a tutti e quattro gli stili, il che significa che si poteva giocare chi si voleva e continuare a correre a modo proprio.
È qui che tornano quei personaggi “non proprio principali”. In realtà penso che il personaggio di Crash XS, Megamix, sia un po’ altalenante perché unisce i cattivi più noti in una bestia poco raccomandabile, ma ancora oggi molti lo apprezzano per la potenza che dà la sua figura. Gli altri se la cavano molto meglio, però. Hasty si sente come se facesse parte della banda sin dal primo giorno, anche se prima esisteva solo come uno scarabocchio di Bob Rafei inserito per errore nella cartella di CTR del suo sito/portfolio. Per quanto riguarda la cassa, è semplicemente divertente. Ma è una gag che funziona solo perché gli altri personaggi brillano. La percezione dell’utenza potrebbe essere stata che Beenox fosse a corto di idee, sfornando qualsiasi cosa si sentisse di fare quando la cassa è stata rilasciata, o che la gente facesse meme sul fatto che la cassa era già più interessante di metà del roster. Ma poiché il resto dei corridori era già bello che completo, con personalità e tutto il resto, tutti quanti hanno potuto godere dello scherzo.
Non so bene quale sia il futuro di questi personaggi. La Tawna che amiamo in Crash 4 proviene da un universo alternativo, ma sta chiaramente prendendo più spunti dalla versione di CTR:NF che dai suoi precedenti ruoli di damigella. Nel frattempo, Oxide stesso fa un’apparizione in Crash 4, assicurando che il legame tra gli spin-off di corse e la continuità principale rimanga. Penso che reintrodurre Zam sia un po’ troppo, e a meno che non ci sia un sequel di CTR, Nitro Fueled è sia il primo che l’ultimo capitolo in cui vedremo Hasty. Ma molte persone hanno preso a cuore soprattutto le Trophy Girls, e sembra che il loro percorso nel canone principale sia un po’ più diretto. Quando arriverà Crash 5, non mi meraviglierebbe rivedere i bicipiti di Ami o il sorriso “kawaii” di Megumi.