Internet è sempre pronto a dividersi per qualsiasi cosa, e il design di Crash Bandicoot non fa eccezione. Da quando Crash Bandicoot 4: It’s About Time è uscito nel 2020, una parte della community ha continuato a discutere — spesso con toni esasperati — sull’aspetto del celebre marsupiale arancione. C’è chi lo definisce “puzzolente”, chi lo accusa di essersi allontanato troppo dalle origini… e chi, invece, riconosce il lavoro di sintesi e rispetto svolto da Toys for Bob.

Immagine di Grey
Infatti, dietro a questo design c’è molto più di quanto sembri. Il Crash di It’s About Time non è un semplice restyling moderno: è un compendio vivente di oltre vent’anni di evoluzione estetica, una fusione intelligente di tutti i modelli che lo hanno preceduto. Ogni dettaglio, ogni scelta visiva, è un omaggio a un’epoca diversa della saga.

Dalla trilogia originale di Naughty Dog, Toys for Bob riprende gli elementi iconici che hanno definito il personaggio: la gobba pronunciata, la silhouette affusolata e quell’energia dinamica che lo rende immediatamente riconoscibile.

Dal design giapponese, arriva un tono più “cute”, con linee più morbide e un’espressione più accessibile al pubblico globale.

Da L’ira di Cortex, il team eredita dettagli più realistici come l’interno delle orecchie color carne, i ciuffi di pelo sulle orecchie e una forma del piede più allungata — senza dimenticare la palette dei pantaloncini, che richiama proprio quell’era.

Da Twinsanity, torna l’idea di un muso completamente ricoperto di pelo (nato in concomitanza con il design di Crash Nitro Kart che riprende questo dettaglio), dettaglio che aggiunge texture e calore al personaggio.

Persino Crash of the Titans e Mind Over Mutant, spesso considerati un “esperimento divisivo”, lasciano la loro impronta: il Crash di It’s About Time adotta una pelliccia più disordinata e selvaggia, oltre al dettaglio delle impronte di zampa sotto le scarpe.

Infine, Toys for Bob completa il tutto con l’omaggio più recente, quello alla N. Sane Trilogy, recuperando gli iconici pantaloncini da bagno che hanno ormai sostituito definitivamente i jeans.
Il risultato finale è un Crash familiare ma rinnovato, fedele alla sua identità ma perfettamente adattato ai linguaggi visivi moderni.
Un personaggio che non appartiene più a una singola era, ma all’intera storia del franchise.
E forse, è proprio questo che molti fan dovrebbero capire: Crash Bandicoot 4 non cancella il passato — lo celebra, con il rispetto e la consapevolezza di chi conosce profondamente le sue radici.




