Dopo il successo travolgente di Crash Team Racing: Nitro-Fueled e il traguardo dei 10 milioni di copie vendute, il direttore creativo Thomas Wilson è tornato a parlare dello sviluppo del gioco. In questa seconda parte dell’intervista realizzata da Canadian Guy Eh, si svelano i retroscena dei Grand Prix, le piste mai realizzate e i personaggi che (forse) non vedremo mai.


Durante i Grand Prix di CTR avete davvero liberato la vostra creatività. Ci sono state piste tagliate o idee che non hanno funzionato?

«Già prima dei Grand Prix, uno dei nostri obiettivi era dare un’identità più forte alle piste originali. La tecnologia della PS1 era limitata, quindi abbiamo cercato di reinterpretare tutto. Ad esempio, Hot Air Skyway è diventata un casinò fluttuante. Abbiamo trasformato una pista innevata in un resort per pinguini, e quella di Tiny Tiger in un’arena urbana piena di graffiti e luci. Volevamo che ogni tracciato fosse unico e memorabile.»


Quindi, anche per i Grand Prix avete seguito la stessa logica?

«Esattamente. Si partiva sempre dal tema: prima immaginavamo il mondo, poi pensavamo agli outfit, ai kart e infine al layout della pista. I designer proponevano idee su carta, e si sceglievano le più promettenti. Non sono un pilota imbattibile, quindi lasciavamo tutto al nostro team di QA, che testava i layout in greybox per valutare la giocabilità. Solo dopo arrivava la fase estetica.»


Molti fan si sono chiesti perché il supporto ai Grand Prix sia terminato. Era già previsto?

«Sì, sapevamo di poter realizzare solo un certo numero di Grand Prix. Credo che ne abbiamo fatti otto. In realtà, avevamo in mente altri contenuti nel caso fosse arrivato il via libera. Uno di questi era il Grand Prix “Eroi contro Cattivi”, ambientato in una città retro-futuristica ispirata a Megamind, con protagonisti in stile supereroi e supercriminali. Purtroppo non è mai stato realizzato. Altri temi? Onestamente non li ricordo: non abbiamo fatto in tempo ad approfondirli.»


Avresti voluto continuare con i Grand Prix?

«Assolutamente. Ci stavamo divertendo moltissimo. Finché c’erano persone che giocavano, avrei continuato a ideare nuovi contenuti. Ma sentivamo anche di aver esplorato tutto l’universo Crash. Siamo arrivati a inserire contenuti persino da giochi meno noti come Crash Nitro Kart e Crash Tag Team Racing. L’“Egyptian Theme”, ad esempio, era ispirato a una pista di quest’ultimo. E abbiamo aggiunto 55 personaggi giocabili, inclusa… una cassa! Forse abbiamo stabilito un record nel genere kart racer.»


C’erano personaggi che volevate inserire ma che non ce l’hanno fatta?

«Nessun personaggio è stato realmente tagliato. Si trattava solo di decidere chi inserire e quando. Willy Wumpa Cheeks, ad esempio, era nei piani per una fase più avanzata. Così come Madame Emberly, che sarebbe stata perfetta per il Grand Prix di Halloween. Ma verso la fine ci stavano finendo le opzioni: credo che ci restassero 5 o 10 personaggi ancora papabili.»


Conclusione

Con Crash Team Racing: Nitro-Fueled, Thomas Wilson e il team di Beenox hanno dimostrato come una remaster possa essere molto più di un semplice aggiornamento tecnico. Dietro ogni Grand Prix, ogni personaggio e ogni pista, c’è stato un lavoro di ricerca e creatività che ha saputo rendere omaggio all’intera saga. E chissà, magari un giorno, quei contenuti rimasti nel cassetto vedranno finalmente la luce…