Nel mare di tie-in dimenticabili che hanno affollato il panorama mobile dei primi anni 2000, Crash Nitro Kart 2 rappresenta un piccolo caso a parte. Uscito nel giugno del 2008 per dispositivi J2ME, il gioco porta il nome di un sequel, ma in realtà condivide ben poco con l’originale Crash Nitro Kart uscito su console. Sviluppato dallo studio IP4U, specializzato in giochi per cellulari pre-smartphone, si distingue da altri titoli simili per una cura inaspettata nei contenuti e una giocabilità sorprendentemente godibile.
Una sorpresa inaspettata per i fan su cellulare

Pur non essendo al centro delle ambizioni di Activision o Vivendi all’epoca, Crash Nitro Kart 2 riesce a emergere come uno dei pochi giochi mobile del franchise non realizzati in modo frettoloso. Il comparto grafico, se rapportato all’epoca e alla piattaforma, è decisamente sopra la media: i tracciati presentano strutture 3D occasionali, i personaggi sono riconoscibili e ben disegnati, anche se l’animazione è piuttosto rigida. Insomma, una grafica sorprendente per un gioco Java ME, capace di dare personalità a un prodotto nato su dispositivi a bassa potenza.
Lato audio, invece, il gioco mostra il fianco: le musiche sonocorte e ripetitive, e, soprattutto, manca del tutto qualsiasi effetto sonoro. Una scelta probabilmente dettata da limiti tecnici, ma che compromette l’immedesimazione, soprattutto per un gioco di corse.
Giocabilità semplice, ma con idee interessanti

Il sistema di controllo si rivela semplice e reattivo: l’accelerazione è automatica e il giocatore deve soltanto concentrarsi su sterzate, salti e attacchi. Una soluzione ideale per l’hardware dell’epoca, che contribuisce a rendere le gare scorrevoli e divertenti. I power-up sono quelli che ci si aspetta da un gioco di Crash: strambi, vari e a volte imprevedibili. Peccato solo per il famigerato power-up “buco”, che invece di colpire gli avversari dietro di noi, apre una trappola davanti al nostro kart, col rischio costante di finirci dentro da soli — una scelta alquanto bizzarra.
Una delle trovate più originali è la raccolta delle lettere della parola “CRASH” durante le gare: riuscirci trasforma il kart in un monster truck iperveloce capace di schiacciare gli avversari, una variazione piacevole e divertente, anche se raccogliere tutte le lettere richiede un po’ di pratica iniziale. Alcuni segmenti trasformano il veicolo in un aereo, ma si tratta purtroppo solo di una variazione estetica, che non modifica il gameplay.
Contenuti inaspettatamente ricchi per un gioco Java

Uno dei punti forti del titolo è sicuramente l’abbondanza di contenuti sbloccabili: ben 16 tracciati, 8 personaggi e 8 kart, molti dei quali si sbloccano completando obiettivi specifici. Una sorpresa piacevole per chi si aspetta un gioco mordi-e-fuggi. La modalità principale, chiamata “Challenges”, propone una serie di missioni che vanno da prove semplici ad altre piuttosto frustranti, dove la precisione e la fortuna giocano un ruolo determinante.
Le modalità alternative variano l’esperienza: in Arcade si corre in libertà, cercando di raccogliere 10 frutti Wumpa per gara. Se si arriva almeno terzi, i frutti raccolti si sommano al totale e permettono di sbloccare nuovi kart, incentivando a migliorare costantemente le proprie prestazioni.
Ben più stressante e punitiva è invece la modalità Sudden Death, dove si devono affrontare tutti e 16 i tracciati di fila senza mai arrivare sotto al secondo posto. Basta un singolo errore per buttare via tutto, e la gara termina non appena il primo avversario taglia il traguardo, indipendentemente dalla nostra posizione. In pratica, una modalità da evitare, a meno che non siate masochisti o in cerca di sfide estremamente punitive.
Per fortuna, c’è anche spazio per il relax con la Monster Truck Mode, in cui si corre per due minuti su un tracciato casuale cercando di schiacciare più avversari possibile. Una parentesi più leggera, pensata per divertirsi senza pressione.
Un piccolo cult per nostalgici del mobile

Pur con i suoi difetti tecnici e alcune scelte di design discutibili, Crash Nitro Kart 2 resta una delle migliori esperienze racing disponibili su piattaforma mobile dell’epoca Java. Un gioco che, con i suoi contenuti ricchi, i comandi intuitivi e l’immediatezza arcade, riesce ancora oggi a strappare un sorriso a chi lo riscopre.
Non sarà un capolavoro, ma in un’epoca di titoli dimenticabili, questo piccolo Crash suonava — almeno un po’ — come un motore ben oliato.




