Fake Crash è uno dei personaggi più particolari e strani dell’universo di Crash Bandicoot. Il suo aspetto grottesco e il suo comportamento goffo hanno alimentato dubbi e misteri fin dalla sua prima apparizione nei videogiochi della serie. Questo “falso Crash” fece il suo debutto ufficiale come cameo (apparizione, per chi è poco avvezzo alla terminologia) in Crash Bandicoot 3: Warped, ma la sua storia è iniziata molto prima.

Le origini di Fake Crash

Fake Crash non è nato come personaggio giocabile, bensì come elemento promozionale per il mercato giapponese. La sua prima apparizione risale a un bizzarro spot pubblicitario per promuovere una VHS chiamata “Crash Dancing!!”, realizzata per Crash Bandicoot 2. Questo spot mostrava Fake Crash in tutto il suo splendore grottesco, ballando e mettendo in scena la sua eccentricità.

Allo stesso modo, Fake Crash appare anche nel manga di Crash Bandicoot 2, “Dansu! De Jump! Na Daibouken!” in modo particolare: Cortex, per ingannare Polar, si travestì da Crash Bandicoot, ma il costume era praticamente con le fattezze di Finto Crash: Denti enormi, occhi piatti e sopracciglia enormi.

L’idea del personaggio sembra derivare da una critica fatta ai primi pupazzi promozionali creati da Universal Studios per il franchise di Crash Bandicoot. Alcuni commenti giapponesi (tra cui quelli di Andy Gavin, co-fondatore di Naughty Dog) definivano quei pupazzi “falsi” per via della loro scarsa qualità. In risposta, il team di marketing giapponese decise di trasformare questa osservazione in un concept, dando vita a Fake Crash.

In un commento di Andy Gavin sul suo blog, lo sviluppatore dirà:

Fake Crash came from a Japanese commercial. They had this really funny commercial where some kids were chasing Crash and instead they caught “fake crash.” We thought he was so funny, that put him in Crash 3 as a sort of easter egg. The Japanese loved it. Part of the joke too was that Universal had made a series of stuffed Crash toys which were SO UGLY, I mean SO UGLY, that they looked more like fake Crash than real Crash — seeing them the first time in the marketing exec’s office set me to literarily laughing for 30 minutes straight and rolling on the floor (Jason will verify).

The marking peeps didn’t think it was funny.

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Fake Crash deriva da una pubblicità giapponese. C’era uno spot molto divertente in cui alcuni bambini inseguivano Crash e invece catturavano “fake crash”. Pensavamo che fosse così divertente che lo abbiamo inserito in Crash 3 come una sorta di easter egg. I giapponesi lo adorarono. Parte dello scherzo consisteva anche nel fatto che la Universal aveva realizzato una serie di giocattoli di Crash di peluche che erano così brutti, davvero così brutti, che assomigliavano più a Crash finto che a Crash vero – vedendoli la prima volta nell’ufficio del responsabile marketing mi sono messo a ridere letteralmente per 30 minuti di fila e a rotolarmi sul pavimento (Jason potrà confermare).

I responsabili della commercializzazione non l’hanno trovato divertente.


Le radici della sua creazione

Probabili peluche che furono l’origine del personaggio.

Secondo fonti giapponesi, Fake Crash nacque come una parodia intenzionale. Universal Studios, nel 1998, aveva realizzato una serie di pupazzi per promuovere Crash Bandicoot 2, ma il loro design non convinse nessuno. Quei pupazzi, caratterizzati da denti sproporzionati e un aspetto buffo, diventarono l’ispirazione per creare una versione caricaturale di Crash Bandicoot.

Uno degli elementi più iconici di Fake Crash è il suo ballo. Curiosamente, la prima “Crash Dance” fu ideata per gli spot tv giapponesi di Crash Bandicoot 1. Tuttavia, il ballo di Fake Crash fu ispirato direttamente da Jason Rubin, co-fondatore di Naughty Dog, che lo inventò improvvisando passi buffi nel suo ufficio. Questo dettaglio suggerisce che il team di Naughty Dog fosse già a conoscenza dell’esistenza di Fake Crash prima della diffusione degli spot giapponesi.

Fake Crash: da mascotte promozionale a personaggio iconico

Fake Crash non rimase confinato alla pubblicità giapponese. Il suo successo e la sua popolarità tra i fan lo portarono a diventare un personaggio ricorrente nella serie, con apparizioni in numerosi giochi, tra cui Crash Team Racing e Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy. La sua evoluzione da semplice mascotte promozionale a figura iconica dimostra quanto il personaggio abbia saputo conquistare l’immaginario collettivo con il suo fascino bizzarro.

Un’eredità unica

Fake Crash rappresenta un caso unico nel panorama videoludico. Nato come “meme” ante litteram a critiche estetiche, è diventato un simbolo di autoironia e creatività. Oggi, continua a essere un personaggio amato e riconoscibile, capace di strappare un sorriso ai giocatori di tutto il mondo.

E voi conoscevate la curiosa storia di Fake Crash? Fateci sapere e condividete il vostro momento preferito con questo indimenticabile “falso” marsupiale!